Officina Estate 2024

Officina delle Culture Aps presenta la sesta edizione di Officina Estate che inizierà con il laboratorio di Elena Rosa presso la Casa di Heidi e abiterà poi l’arena della Biblioteca Laurentina dal 30 agosto all’8 settembre con spettacoli, laboratori e performances ad ingresso libero.

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

La manifestazione, organizzata anche con il sostegno della Unicoop Tirreno, con la collaborazione della Consulta della Cultura Roma IX, dell’associazione Botteghe del Mondo e la mediapartnership di Limina Teatri sarà una festa di suoni, incontri di culture, poesia e danza.

Officina Estate è una comunità aperta che sceglie il confronto e l’approfondimento e si incontra in una festa dove riunire maestri e compagni di viaggio. L’Arena della Biblioteca Laurentina/Centro Culturale Elsa Morante, ben si presta a diventare villaggio per accogliere gli spettacoli, i concerti e i laboratori. L’Officina delle Culture, associazione di promozione sociale che contro l’indifferenza e i facili odi promuove l’incontro e la conoscenza con eventi artistici e laboratori, continua ad animare il Municipio IX con un festival estivo ricco di musica, arte, teatro, letteratura ed incontri pensati apposta per Officina Estate 2024.

La manifestazione inizia a mettersi a confronto con il territorio dal 25 agosto con il laboratorio teatrale e con gli incontri per la costruzione della video-performance collettiva Ecco il mio nome realizzata da Elena Rosa con i senza fissa dimora de La casa di Heidi, ricovero per i senzatetto situato a meno di un chilometro dal Centro Culturale. Dal 30 agosto all’8 settembre l’arena della Biblioteca Laurentina promuoverà la ricchezza di molte culture e del loro incontro. Da Cuba con Summer Salsa al Senegal con i Tam Tam Morola, fino alla musica errante dei Mish Mash (inaugurazione 30 agosto, ore 21.00). Anche quest’anno in programma l’atteso laboratorio di percussioni aperto a grandi e piccini con il maestro Moustapha Mbengue. Summer salsa è una giornata dedicata alla nota danza ed alla cultura cubana con un concerto dal vivo di musicisti cubani con il cantante Jo Elys laboratori per danzatori di diversi livelli e il dj Daniel (31 agosto). La manifestazione continua ad immaginare diversi pubblici e dedica ai bambini uno spettacolo di teatro ragazzi con il clown Paolo D’Isanto di Abraxa Teatro (domenica 1 settembre, ore 17.00). Come un soffione a Spinaceto è l’esito dell’azione urbana realizzata da Anahi Mariotti in collaborazione con Cristina Gasperin a Spinaceto dove hanno incontrato e intervistato persone che hanno rivissuto i loro giochi di infanzia. Emanuela Giudice con il coro Note Magiche celebra l’incontro tra gli utenti del centro diurno di via Casilina, i familiari ed apre ad un laboratorio aperto a tutti (7 settembre ore 11.00) che precede il concerto (domenica 8 settembre ore 11.00). Marcello Sambati immagina e tesse tre serate dedicate all’esplorazione di mondi e tecniche dell’immaginario, unico fenomeno umano in grado di contrastare efficacemente l’ormai inarrestabile assedio della tecnica e dell’artificio. Solo opere fantastiche possono contrapporsi ai prodotti della tecnica con Marco Ariano ed Elena Rosa. In programma Canti Ibridi a cura di Marco Ariano (6 settembre, ore 21.00), Ontogenesi di e con Marcello Sambati (7 settembre, ore 21.00), Il giardino delle voci a cura di Marcello Sambati (8 settembre, ore 21.00).

Chiara Dotta presenterà il suo libro E’ sempre Venere (Paesi edizioni 2024).

Dal 30 agosto all’8 settembre – Biblioteca Laurentina | Piazza Elsa Morante

INGRESSO LIBERO

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI info@officinadelleculture.org

Tel. 379 1212788 – 334 7420835

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Come arrivare Bus 723, 724, 779

ECCO IL MIO NOME

DAL 25 AGOSTO 2024  ALL’8 SETTEMBRE

LA CASA DI HEIDI – VIA BEPPE FENOGLIO, 5 /MUNICIPIO IX ROMA

Un laboratorio teatrale, a cura di Elena Rosa, rivolto ad un gruppo di senza fissa dimora, giornate intese come occasione di incontro, dove attraverso il linguaggio visivo, gestuale e poetico, ci si potrà esprimere nella forma più adeguata alla propria personalità e alla propria cultura. Il corpo sarà inteso come territorio di libertà espressiva, la voce come canto, verso, urlo, silenzio e respiro.

Un luogo-laboratorio di alterità, dove l’identità è metamorfica, è creazione in divenire, è metafora, è similitudine…

Io

come una farfalla

mi dibatto nell’estasi

attorno alla corolla di un fiore

a prolungare il canto della mia migrazione. (Adonis)

Così la poesia è il mezzo per ri-chiamare l’interiorità dell’essere e l’anima di ogni popolo. Il percorso si ispirerà ai versi di autori esiliati in Occidente tra cui il poeta siriano Adonis (da cui il nostro titolo dall’omonima opera). A chiusura del laboratorio verrà presentata una

video-performance aperta al pubblico.

INGRESSO GRATUITO riservato agli utenti de La casa di Heidi

VENERDI’ 30 AGOSTO 2024 – ORE 21.00

CONCERTO MISH MASH

Una narrazione affascinante dei suoni che abitano il Mediterraneo. Gli spunti principali sono nel repertorio klezmer, nelle romanze sefardite, nei brani tradizionali di musica persiana e nei brani originali e d’autore.

L’ensemble Mishmash (termine mobile che in varie lingue racchiude diversi significati legati al concetto di ‘mescolanza’) formato da Yasemin Sannino, voce, Marco Valabrega al violino e viola, Bruno Zoia al contrabbasso e Mosshen Kasirossafar alle percussioni persiane, propone una versione molto originale e affascinante del complesso di suoni che abitano il Mediterraneo, il mondo medio-orientale, i paesi dell’Est. Di cultura e tradizioni diverse (cristiana, ebraica, musulmana, buddista), la loro musica trova gli spunti principali nel repertorio klezmer  (la musica delle comunità ebraiche ashkenazite), nelle romanze sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali di musica persiana e medio-orientale, nei brani originali e d’autore ispirati da queste stesse culture musicali, con scelte di arrangiamento e d’esecuzione che ricreano quel sapore ‘vagabondo’ che da sempre caratterizzano questi repertori.

YASEMIN SANNINO – voce; MARCO VALABREGA – violino, viola; NICOLA PIGNATIELLO – chitarra; BRUNO ZOIA – contrabbasso; MOHSSEN KASIROSSAFAR – percussioni persiane.

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SABATO 31 AGOSTO DALLE 19.00 ALLE ORE 23.00

TITOLO SUMMER SALSA

Il concerto di Joelis con il gruppo Son con class sarà l’apice di una giornata a cura di Ronald Moran,  dedicata alla salsa cubana con laboratori gratuiti con i maestri delle più importanti scuole di Roma, musica dal vivo e dj set. La giornata di questa estate caliente vuole promuovere la musica e la danza cubana coinvolgendo alla partecipazione ballerini dilettanti ma anche professionisti. Il pomeriggio si aprirà con lezioni gratuite diverse, suddivise per livello (ore 19.00 principianti – ore 20.00 avanzato). Alle 21.00 un’orchestra dal vivo con tanto di timbal, congas, basso, tres, tromba, piano e una splendida voce cubana porterà i ritmi dell’isola caraibica a Roma. Il cantante cubano Joelys con sua band Son con class eseguirà un vero concerto dal vivo di musica tradizionale cubana. Chiuderà la serata il dj set di Daniel.

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DOMENICA 1 SETTEMBRE, ORE 17.00

PER RIDERE UN PO’

regia Emilio Genazzini, testo e interpretazione Paolo D’Isanto, Costumi Maria Di Bonito.

È la storia di un papà divenuto clown per amore, per amore dei figli che non riuscivano mai a giocare con lui. I bimbi diventarono così tristi e arrabbiati, che finalmente, prima che fosse troppo tardi, lui capì e si trasformò in uno dei clown più eccentrici e allegri: Zuppetta. Da quel momento lui coinvolse i bambini, ma anche qualunque altra persona senza limiti di età, nei suoi giochi rendendoli proprio tutti protagonisti, alla ricerca del buffo, che è in ognuno per ridere un po’ di sé e della vita.

Una zuppa di allegria e di emozioni con la semplicità e la fragilità propria dell’uomo – clown spesso posto di fronte a ciò, che solo apparentemente è più grande di lui. Nello spettacolo Zuppetta si presenterà agli occhi dei bambini danzando dentro una strana e gigante tazza da latte con la quale creerà la prima scena buffa, conquistandosi immediatamente la simpatia dei bimbi. Lo spettacolo suscita le atmosfere più gioiose per i piccoli spettatori avvalendosi anche di melodie sulle quali sono confezionati ad arte scherzi e magie. Zuppetta alias Paolo D’Isanto é un clown che tende ad unire l’arte dell’improvvisazione con abilità quali, magie, bolle di sapone, giocolerie e clave di fuoco (negli spazi dove è possibile utilizzarle) con l’intento di creare scene interattive comiche e godibili per le tematiche che sono presentate all’interno di queste scene.

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LUNEDI’ 2 SETTEMBRE, ore 21.00

COME UN SOFFIONE A SPINACETO

Di Anahi Mariotti, a cura di Michela Becchis, con il contributo di Cristina Gasperin

Anahi Mariotti, artista performer e attivista della Casa delle Donne “Lucha y Siesta” propone una performance relazionale appositamente pensata per “Officina Estate”. La performance nasce dalla riflessione per cui la narrazione delle vite, la connessione tra i vissuti, la voce delle persone come corpi collettivi parte molto di frequente dai ricordi d’infanzia e dai giochi che si facevano in quel momento della vita. Il lavoro prenderà il via con una serie di incontri fatti in vari luoghi di Spinaceto e di Laurentino in cui l’artista chiederà alle persone di raccontare quali giochi facessero da bambini e dove ( a casa? per strada? in un cortile?). Tutti i racconti verranno registrati e poi rielaborati dall’artista per una restituzione visiva e audio che costituirà la vera performance.

(https://www.anahimariotti.it).

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venerdì 30 agosto ore 18.00, sabato 31 agosto ore 18.00, martedì 3 settembre, ore 18.00

LABORATORIO PERCUSSIONI

con Moustapha Mbengue, Ismaila Mbaye, Elhadje Mbaye

In una didattica che promuove la condivisione di saperi e il divertimento, in uno spazio aperto a musicisti di tutte le età e tutti i livelli, il noto percussionista Moustapha Mbengue svelerà le tecniche del tamburo, condividendo con i partecipanti le ritmiche africane e la capacità di suonare insieme divertendosi.

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4 SETTEMBRE 2024, ORE 21.00

CONCERTO TAM TAM MOROLA

con Moustapha Mbengue, Ismaila Mbaye, Elhadje Mbaye

Una festa di danza e musica africana nata dall’incontro tra artisti di origine senegalese della compagnia di danza e musica dei Tam Tam Morola di Moustapha Mbengue. Ne nasce una festa carica di incanto e meraviglia, dove la danza tradizionale e acrobatica offre all’uomo la grande riconciliazione di testa e corpo, di pensiero e istinto, attraverso la liberazione del gesto e l’abbandono al ritmo potente e costante dei tamburi dei Tam Tam Morola. Le danze tradizionali delle cerimonie africane saranno presentate anche negli abiti tradizionali che ci porteranno a rivivere una vera festa africana, dove pubblico di ogni età verrà travolto da una irrefrenabile energia gioiosa.

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6, 7, 8 SETTEMBRE ORE 21.00

L’IMMAGINARIO HA GLI OCCHI APERTI (seconda edizione)

a cura di Marcello Sambati.

Tre serate dedicate all’esplorazione di mondi e tecniche dell’immaginario, unico fenomeno umano in grado di contrastare efficacemente l’ormai inarrestabile assedio della tecnica e dell’artificio. Solo opere fantastiche possono contrapporsi ai prodotti della tecnica. Da forme sensibili a forme immaginative individuali e collettive che attingono all’inesplorato della natura una grammatica dell’immaginazione per orientarsi nel mondo. Siamo tutti membri della comunità biotica della terra. Ogni forma di vita è umana in quanto è nominata e decisiva per l’uomo. Seconda edizione

Nel possibile c’è più del reale Bergson

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6 settembre ore 21.00
Marco Ariano

Canti Ibridi _ Landscapes

Non distinguere un’anima e un corpo. Non dividere il ritmo
dal respiro corporeo che gli dà vita, dal movimento trascorrente.
S.Solmi

Progetto performativo-laboratoriale basato su pratiche di transito corpo-suono.
Un lavoro radicale, de-costruttivo, che tende a liberare dalla pre-posizione umana, a smarginare i corpi ed a introdurli al pulsare di altre forme di vita. Ritmi smisurati, voci deitte, corpi che si oltrepassano in (im)possibili mozionalità ecofoniche, in sconosciuti paesaggi della risonanza.

7 settembre, ore 21.00
Marcello Sambati
Ontogenesi_Il passo viandante

Essere in faccia alla natura e non agli uomini, è l’unica disciplina. Di fronte alla natura inerte l’unica risorsa è pensare.
Simon Weil

Voce e parola sospesa nel fallimento dell’intelligenza, atto disperato del sentire e del sapere davanti all’incerta apparizione del Possibile, del mistero della differenza nella figura della separazione.

La realtà non è tutta nell’intelligenza dell’umano – proprio ciò che ad essa sfugge ne decreta l’oltraggio e il fallimento. C’è un tempo in cui bisogna fermarsi per rinascere.

Pensiero del giardino della terra, perlustrazione dei suoi mondi, ascolto delle sue lingue mute, fino ai silenzi analogici dell’inorganico e dell’immateriale – polvere, pietra, gelo-visioni, sentimenti, illuminazioni. “Noi” come categoria biologica-immaginaria in un teatro di mondi.

Siamo tutti membri della comunità biotica della terra, ogni forma di vita, stupefatta della sua stessa possibilità di essere, è nella nostra stessa vita. Sui nostri sentieri e, ancora per poco, ai nostri orizzonti.

Solstizio d’inverno, cielo stellato. Intorno i moniti
della notte, dove cresce la pianta del più niente, a ricordarci
il suo sempre tornare, come un perdono prima della fine.

8 settembre ore 21.00
Ecco il mio Nome
a cura di Elena Rosa

Video-performance sull’esperienza poetica e visiva
dell’Incontro-Laboratorio con i giovani migranti.

Uno è sempre l’indice di una molteplicità: un evento,
una singolarità, una vita. Una vita è ovunque.
Deleuze

Esito di un laboratorio teatrale rivolto ad un gruppo di senza fissa dimora, giornate intese come occasione di incontro, dove attraverso il linguaggio visivo, gestuale e poetico, ci si potrà esprimere nella forma più adeguata alla propria personalità e alla propria cultura. Il corpo sarà inteso come territorio di libertà espressiva, la voce come canto, verso, urlo, silenzio e respiro.
Un luogo-laboratorio di alterità, dove l’identità è metamorfica, è creazione in divenire, è metafora, è similitudine…

Io
come una farfalla
mi dibatto nell’estasi
attorno alla corolla di un fiore
a prolungare il canto della mia migrazione. (Adonis)

Così la poesia è il mezzo per ri-chiamare l’interiorità dell’essere e l’anima di ogni popolo. Il percorso si ispirerà ai versi di autori esiliati in Occidente tra cui il poeta siriano Adonis (da cui il nostro titolo dall’omonima opera). A chiusura del laboratorio verrà presentata una video-performance aperta al pubblico.

8 settembre ore 21.30

Il Giardino delle Voci

A cura di Marcello Sambati


Necessarie, consapevoli, alchemiche, rigeneranti.
Visioni, respiri, scritture, radici di lingue, canti e incanti di esistenze.

Evento corale che attinge all’immenso patrimonio del pensiero artistico, poetico e filosofico.

7 settembre ore 11.00 laboratorio, 8 settembre ore 11.00 concerto

NOTE MAGICHE

a cura di Emanuela Giudice

L’Associazione Le Artivendole opera perché la pratica e la fruizione della musica e dell’arte sia alla portata di tutti;

All’interno della manifestazione Officina Estate propone due tipi di eventi:

7 settembre ore 11.00

 Il laboratorio di canto corale consentirà di acquisire gli strumenti di base del canto, alcuni cenni di improvvisazione vocale collaborativa e lo studio di uno o due brani . Per chi, durante il laboratorio, dimostrasse una particolare abilità nel canto, ci sarò la possibilità di esibirsi, nei brani studiati, con il coro Note Magiche, durante la stessa manifestazione

8 settembre ore 11.00

Il concerto del Coro Note Magiche, coro integrato composto da utenti, operatori, familiari e amanti del canto corale, nasce da un’idea della Dott.ssa Marianna Amara e dalla decennale collaborazione tra U.O.C. Centro di salute mentale Distretto V di Via Casilina, Associazione Le Artivendole e il Centro Diurno di Via Casilina – Gattamelata nell’ottica del fare assieme con la finalità di potenziare capacità espressive, stimolare processi di risocializzazione attraverso la partecipazione regolare al laboratorio corale e agli eventi musicali programmati.

Il Coro è attivo sin dal 2014 e ha partecipato a numerosi eventi tra cui il Festival cinematografico lo spiraglio, Abili oltre, le edizioni 2022 e 2023 di Ro.Mens (festival della salute mentale), lo spettacolo R-esistenze e Liber-azioni presso il teatro Tor Bella Monaca, Moscerine Film Festival. Ha all’attivo collaborazioni con altre band integrate tra cui la c.o.s.m.i.c. Sband, afferente alla A.s.l. Rm6 (zona Castelli Romani) e artisti ed artiste che negli anni hanno collaborato con il coro.

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8 settembre ore 12.30

E’ SEMPRE VENERE

con Chiara Dotta (autrice), Carla Romana Antolini (Officina delle Culture), Emanuele Silvestri (letture), Daniele Nofri (pianoforte).

E’ sempre Venere (PaesiEdizioni 2024) è il racconto di Daria, una donna in cerca della sua amata gatta Stella, sparita dal cortile di un palazzo in un quartiere di Torino. Una ricerca estenuante di sei notti e sette giorni, durante i quali emerge potente il vissuto di una donna tra precarietà, separazioni, difficoltà economiche e l’amore per altre donne e uomini, che l’hanno usata lasciandola senza amore. Come è accaduto a Cécile, ballerina dell’Opera di Parigi dell’Ottocento, la cui biografia affiora dalle pagine di un diario che Daria sta leggendo, e con la quale si immedesima: tra privazioni, delusioni, amori tormentati, il sentirsi solo un oggetto del desiderio, schiava dei soldi e dei potenti. Una storia di donne che si confessano e si fanno eco, alla ricerca di qualcosa che non trovano, come Stella, che fa da filo conduttore e le rispecchia simbolicamente. La ricerca della gatta scomparsa è la ricerca di sé e del proprio posto nel mondo.

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Incontri con il cinema buddhista 2023

Dal 13 al 15 ottobre 2023 al Nuovo Cinema Aquila, al Pigneto la Fondazione Maitreya Istituto di cultura buddhista e Asiatica Film Festival (JCI), con il sostegno dell’otto per mille dell’Unione Buddhista Italiana presentano la seconda edizione di  INCONTRI CON IL CINEMA BUDDHISTA, dove in tre giorni si potranno vedere  gratuitamente 13 film provenienti da Birmania, Cina, Cambogia, Francia, Finlandia, Giappone, Hong Kong, Italia, Malawi, Nepal e Thailandia che presentano il buddismo come religione, disciplina, filosofia, teologia, mitologia, tradizione pittorica e letteraria  tra documentari, fiction e corti selezionati.

Dopo il successo della prima edizione la rassegna continua a promuovere la cultura cinematografica mondiale ispirata al sentiero tracciato dal Buddha, la cui non-violenza affonda le sue radici nella coscienza religiosa dell’uomo. Nella versione appena restaurata in 4K in programma il film più pacifista sul conflitto mondiale: “L’arpa Birmana” diretto dal maestro Kon Ichikawa, il “Frank Capra nipponico”. Nominato nel 1956 all’Oscar come miglior film straniero. “L’arpa birmana” è un’opera magistrale, contro l’angoscia, l’irrazionalità e l’insensatezza della guerra che mostra il potere di chi, senza paura, incarna la pace.

In “Karmalink” di Jake Watchel un ragazzino di Phnom Penh con i suoi amici tra l’uso dell’intelligenza artificiale, sogni di una vita passata e nanotecnologia trasforma la città cambogiana in un luogo dove scienza e metafisica si intersecano; “Dark Red Forest” di Jin Huaquing porta gli spettatori in un’area estrema nel vasto altopiano del Tibet, dove si svolge nei pressi del Monastero Yarchen l’annuale ritiro di migliaia di monache buddiste tibetane, nei cento giorni più freddi dell’anno. Ancora più in alto degli altopiani inesplorati tibetani, tra cielo e terra, un fotografo e un romanziere si confrontano in una maestosa esplorazione in “The Velvet Qeen” di Marie Amiguet e Vincent Munier. In questo luogo spettacolare, nel santuario del leopardo delle nevi, ogni immagine preziosa può trasmettere emozioni e incontri inaspettati: nelle valli e sulle alte cime della montagna dove vige la lealtà spontanea dei duelli del mondo animale.

Storicamente, i monaci buddhisti in India facevano del camminare una parte cruciale della loro pratica quotidiana, rimanendo consapevoli passo dopo passo. “Camminare come Buddha” è una forma di meditazione diffusa anche nel buddismo zen giapponese e coreano. Nel cammino alla ricerca di un maestro eremita, in “The Mountain Path” un giovane appassionato, il regista Edward Burger, incontra monaci, tra le montagne cinesi, apparentemente lontani dal mondo, ma quotidianamente con i piedi sulla terra: la loro saggezza è trasmessa attraverso la pratica della cura del pianeta.                                       

Tra i più famosi e acclamati registi artisti taiwanesi, Tsai Ming Liang con “Walker”, prodotto dall’Hong Kong International Film Festival, fa camminare a capo chino un monaco buddista in meditazione nella metropoli di Hong Kong; i suoi movimenti lentissimi, performativi e imperturbabili nella frenesia della metropoli costituiscono un contrappunto ipnotico. La tunica rossa indossata e agita dall’attore Lee Kang-sheng è una sorta di meditazione camminata, di teatro, di esperienza visuale cinematografica non-narrativa a cui Tsai Ming Liang lavora da decenni.

In “Tukdam: between worlds” Donagh Coleman indaga la soglia della morte in meditazione  che ibrida la vita e la morte a un livello senza precedenti. I buddisti tibetani chiamano tukdam quando i meditatori esperti muoiono in modo consapevolmente controllato. Sebbene siano morti secondo i nostri standard biomedici, spesso rimangono seduti in meditazione, senza cambiamenti fisici e senza decomporsi per giorni. Il fenomeno è documentato in una prospettiva scientifica: inspiegabile per i neuro-scienziati, da indagare per il Dalai Lama, con una serie di dialoghi tra esperti e tradizioni nel tentativo di svelare il mistero del tukdam tibetano.

Ambientato e girato in un remoto monastero nello Stato Shan, in una guerra decennale contro il governo autoritario militare del Myanmar, “Golden Kingdom” ha per protagonisti quattro orfani, giovanissimi monaci novizi, lasciati soli alle prese con la foresta e i suoi fenomeni magici nonché con eventi intrecciati alla politica e storia del Myanmar. Il lungometraggio è stato il primo girato nel breve periodo di riapertura del paese.

Di autoritarismo e orfani ci racconta anche “Buddha in Africa” di Nichole Schafer, dove un adolescente malawiano si trova diviso tra le radici africane e l’educazione cinese autoritaria imposta nell’orfanatrofio. Nel contesto dell’espansione della Cina sul continente, “Buddha in Africa” offre le stridenti contraddizioni sulla visione del futuro dei giovani africani divisi tra due culture, due identità.

Di adolescenti nepalesi e della loro gioiosa band confinata su un autobus abbandonato tra le montagne himalayane ci racconta “The Silent Echo”, del regista Suman Sen. “Yomigaeru”,di Alessandro Trapani,è la testimonianza in presa diretta di un viaggio di un musicista jazz dall’Ilva di Taranto a Fukushima, colpita dallo tsunami e dal disastro della centrale nucleare; uno scambio tra la musica di un contrabbasso e le storie che gli abitanti di una natura contaminata offrono al musicista.

Prodotto e girato in Thailandia, Angulimala” è la storia diun personaggio reso folle dalla meditazione per la quale arriva a uccidere chiunque, nell’illusione di alleviare le sofferenze del mondo. Fino all’apparizione, tra luci sfolgoranti, del Buddha che lo conduce alla retta visione. Sorta di thriller psico-furente, l’epico kollosal “Angulimala” verrà proiettato in anteprima nella versione restaurata in 4K.

La tradizione buddista è piena di grandi storie che si adattano bene al cinema, i tre giorni d’incontri seguendo a zig-zag il sentiero del Buddha, vogliono offrire oltre al piacere di un cinema diverso, inedito, presentato sul grande schermo in sala, un viaggio della mente all’insegna della consapevolezza.

Tutte le info sul sito di Asiatica Film Festival

Instagram

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

13, 14 e 15 ottobre 2023

Nuovo Cinema Aquila

Via L’Aquila 66/74 – 00176 Roma RM
Tel. +39 06 45541398
info@cinemaaquila.it

OFFICINA ESTATE 2023

  • pogramma del festival dal 25 agosto al 3 settembre

Alla Biblioteca Laurentina, in collaborazione con il Woman Life Freedom Italy verrà presentata una serata di arte e spettacolo iraniani. Elnaz Yousefi danzatrice classica  persiana e coreografa sarà accompagnata dal vivo da  Hosna Parsa (kamancheh), Vahid Hajihosseini (santur).

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La giornata dedicata all’Iran prevede due eventi. Qui la musica folcloristica persiana eseguita da Barbad Project composto dai fratelli Reza, Hamid e Navid Mohsenipour, ormai noti nel panorama musicale italiano e già presentati con successo da Officina delle Culture, saranno accompagnati dalla splendida voce di Ghazal Rad che esplora il canto folclorico ormai da tempo.

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Il sito del gruppo Barbad Project

In una didattica che promuove la condivisione di saperi e il divertimento, in uno spazio aperto a musicisti di tutte le età e tutti i livelli, il noto percussionista Moustapha Mbengue svelerà le tecniche del tamburo, condividendo con i partecipanti le ritmiche africane e la capacità di suonare insieme divertendosi.

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Officina estate ospita un maestro dell’arte dell’incontro tra culture e amante delle periferie, Moni Ovadia che con i Taraf de Metropulitana proporrà Tzigeuner Lied canti e storie per raccontare il viaggio parallelo di due culture musicali come quella ebraica e quella zingara. Una serata veramente da non perdere con una delle personalità più importanti e conosciute del panorama artistico non solo italiano. Attore, regista, scrittore, compositore, musicista, da sempre impegnato e partecipe nei temi più scottanti della società e della cultura del paese: razzismo, povertà, antisemitismo, tutto affrontato con gli strumenti della grande arte, del grande spettacolo. Il concerto sarà una occasione per conoscere più da vicino la genesi di alcuni canti che ci fanno ridere, pensare, ringraziare il cielo e ballare, senza sosta, al ritmo del virtuosismo dei musicanti gitani.

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Urban Dance Contest nasce come nuovo concept di evento nazionale per promuovere la danza urbana in tutte le sue forme in Italia. Il format, aperto a tutte le ASD, si pone come obiettivo la valorizzazione di tutte le discipline Street (HipHop e Contaminazioni), mettendo al centro della scena le crew, i gruppi di ballerini e il loro lavoro coreografico, i solisti, i freestyler e i breaker, di tutte le età e livello.

L’evento partirà dalle ore 15:00 con masterclass per ogni età e livello, tutte gratuite, condotte da diversi artisti professionisti:

Elena Fanelli, Contemporary ore 15:00

Sunty Del Pomo, Pilates ore 15:45

Flacko Damiani, Krump ore 16:00

Wolly: Dancehall ore 16:30

Sonny Olumati, Hip-Hop e House Dance ore 17:00

le masterclass sfoceranno poi in un contest 1vs1 in cui ci si potrà sfidare mettendo in pratica tutte le conoscenze e mostrando se stessi. La battle di storytellers avrà poi un vincitore che verrà premiato da tre giudici che seguiranno l’intera competizione. Questo fantastico e dinamico evento, che prende il nome di “Raccontaci”, da cui l’idea di portare un contest basato sull’interpretazione personale della danza e dell’arte in generale, filtrate dalle singole persone in modo soggettivo, è a sua volta inserito in un ulteriore evento di segnalazioni letterarie presentato da Riccardo Evangelista, che inizierà alle ore 19:15, nel medesimo piazzale Elsa Morante, con la partecipazione di Giorgia Messa, Alessandro Orofino, Sonny Olumati, Federico Sergio, e in collegamento, il fondatore di segnalazioni letterarie Alberto Raffaelli, di dibattere su letteratura, libri e cultura. L’ingresso e la partecipazione al contest e ad entrambi gli eventi è totalmente gratuito e aperto a chiunque voglia partecipare e respirare un po’ di arte.

Info e iscrizioni all’Urban Dance Contest entro il 25 agosto: iscrizionicontest2023@gmail.com

Info e prenotazioni per l’evento letterario: albertoraf2@gmail.com

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“Io vedo…” è una performance tenuta dalla performer Barbara Lalle che conclude un percorso creativo iniziato il 21 luglio nato dall’idea di dare la possibilità alle persone di fermarsi un attimo prendendosi una pausa dalla vita frenetica di tutti i giorni per dedicarsi del tempo per guardarsi dentro con i loro stessi occhi e descrivere ciò che vedono realmente. Lo spettacolo è accompagnato dall’istallazione sonora di Eugenio Scrivano che attraverso la musica riesce a rendere la sensibilità delle parole delle persone con una profondità tale da entrare nei vostri cuori.

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Ospiti di questa serata saranno i protagonisti del progetto equosolidale “Le Botteghe Del Mondo”, donne e uomini che lottano da tempo per realizzare e promuovere un nuovo tipo di commercio che è possibile realizzare; loro ne sono la prova. Racconteranno una storia che include tante storie: si viaggerà con i protagonisti delle botteghe del mondo, costruttori di ponti con i paesi più svantaggiati e imprenditori per uno sviluppo sostenibile. Si parlerà di valori umani, tra resistenza e lotta, pace tra popoli e culture diverse, natura e rispetto per essa. Non mancherrano però botteghe che mostrenanno il processo di produzione alla base del loro commercio e un’ondata di innovazione che vi farà conoscere tutte le possibili sfide future che continuerà ad affrontare il commercio equo. Alla serata saranno ospiti anche i migranti del centro San Bernardo di Via Laurentina, protagonisti del laboratorio “Black Reality: odio gli indifferenti” che ci accompagneranno con performance a cura di Gianluca Riggi.

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Dal 1 al 3 settembre ospitiamo tre serate di teatro nel festival a cura di Marcello Sambati, intitolate “L’Immaginario Ha Gli Occhi Aperti”.

L’immaginario che precede e nutre il pensiero, coscienza e sentimento del tempo come flusso, che esalta l’accadere nel suo ritmo biologico, che si arresta nella sospensione, nell’opera concepita come attimo fuggente. L’opposto della rappresentazione o della forma non è il frammento, ma il continuo: la forma è il limite che appartiene alla lingua dell’immaginazione , che lega insieme le alterità, le differenze, il prima e dopo, il luminoso e l’impalpabile, le tenebre alla luce, lo sguardo all’inconoscibile.

Un viaggio in una terra vergine tra foreste di linguaggi e territori che il teatro raramente frequenta e in cui la poesia, la danza e la musica esplorano e vi dimorano.

  • 1 settembre, ore 21:00: Flavio Arcangeli Imposture, Marcello Sambati Floema, Sara Firrarello Pezzi Pezzi;
  • 2 settembre, ore 21:00: Lucia Guarino Pinocch-io, Marcello Sambati Immagine, Elena Rosa Bocca Nuova;
  • 3 settembre, ore 21:00: Melissa Lohman Cifrario, Marcello Sambati Piccole Vite.

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LABORATORI

Si propone un laboratorio intensivo che vuole affrontare il tema dell’indifferenza, che vuole creare interessi culturali ed artistici in luoghi desueti o in gruppi di persone non preparate ad affrontare  simili percorsi: quante cose cambiano intorno a noi anche quotidianamente senza che apparentemente nulla muti nelle nostre vite, ma in realtà meno siamo suscettibili al mutamento più i nostri sensi si pietrificano, diveniamo incapaci di vedere, di sentire, di commuoverci e commuovere.

I prossimi appuntamenti si svolgeranno presso il Centro Sai San Bernardo in via Laurentina, 447.

Il 30 agosto un esito di laboratorio aperto al pubblico sarà in programma presso la Biblioteca Laurentina.

“Io vedo….” è una la performance partecipativa di lunga durata e riprese; un incontro dove si incrociano racconto, autonarrazione, esperienze, suggestioni intorno allo sguardo di chi parteciperà.

Barbara Lalle (performer), Eugenio Scrivano (intervento sonoro e musicale), Michela Becchis e Roberta Melasecca (curatrici)

La città inservibile

La città inservibile. Morfologie indisciplinate, una mostra-progetto a cura di Michela Becchis, realizzata con il contributo e l’organizzazione di Officine delle Culture aps.

Opening giovedì 20 aprile, dalle ore 18,00 alle 21,00

Finissage sabato 13 maggio, dalle 18,00 alle 21,00

La città inservibile è il punto di arrivo di un percorso iniziato un anno fa e che ha visto dialogare in più occasioni 4 artiste e 4 studiose intorno al tema della città e dello spazio urbano. L’incontro fra le diverse sensibilità nell’indagare un “luogo” dalle molte identità, spesso permeato da visioni pregiudiziali, restituisce 4 mostre, molto differenti per medium e immaginari attivati, ciascuna con uno suo spazio definito all’interno di Studio Campo Boario ma tutte allestite in contemporanea: sono percorsi paralleli scaturiti dallo stesso campo di ricerca, frutto di una serie di riflessioni che si sono accavallate nel tempo.

Il risultato è una intensa trama di relazioni che si rimandano l’un l’altra, offrendo un ventaglio di letture della città: sono letture lucide, conflittuali, illuminate da angolazioni impreviste, che criticano e frantumano qualsiasi cornice omologante. Quali corpi attraversano le nostre città? Quale sguardo oltrepassa la paura per elaborare al femminile pratiche di libertà? Come si può costruire uno spazio urbano dove l’inquietudine si trasformi in elemento conoscitivo e il turbamento in dispositivo per far emergere nuove visioni?

Questo dialogo, non usuale e aperto, ha “formato” delle coppie che agiscono insieme in questo arcipelago di esposizioni:

Sonia Andresano con Michela Becchis, storica dell’arte e curatrice;

Un disordine difficilmente sanabile riempie lo spazio. Un dissesto che compromette l’equilibrio si espande in un sotterraneo romano. Sulla pavimentazione si specchia l’immagine di una risalita, in questa geometria del disagio, un paesaggio riemerge da una buca.

Francesca Balducci con Daniela Angelucci, docente di Estetica;

Le 12 tavole che compongono il lavoro di Balducci rappresentano paesaggi materici inglobati all’interno di figure. Frutto di una pratica di cammino condotta all’interno della città intesa come relazioni e imprevisti e testimonianza delle alterità incontrate, delle emozioni vissute nei luoghi attraversati.

Matilde Cenci con Federica Castelli, docente di Filosofia politica;

Nel suo lavoro fotografico, Cenci costruisce una “città del desiderio” che accoglie elementi naturali e tecnologici con una sua mitologia, un suo passato, suoi abitanti: antichi disegni di cellule diventano le sue mappe e alcune creature alchemiche si presentano come idoli di un luogo urbano che sfugge a ogni binarismo.

Priscilla Pallante con Serena Olcuire, urbanista.

Uno studio preparatorio sulla percezione subliminale nello spazio urbano attraverso modelli, quantitative data, rappresentazioni, artifici. l’Umano e l’Artificiale collaborano ad una riflessione su quanto il pre-giudizio o l’assenza di uno sguardo giudicante possano condurre ad un’alterazione dei dati o, talvolta, alla loro sublimazione.

Il 26 aprile alle 18,00 talk con tutte le protagoniste del progetto.

Il 6 maggio Francesca Balducci e Daniela Angelucci condurranno un laboratorio in cui i partecipanti daranno vita a una personale mappatura di Roma, un’autonarrazione visiva dei luoghi.

La città inservibile, a cura di Michela Becchis.

Studio Campo Boario di Alberto D’Amico, via Campo Boario 4

Orari: dal giovedì al sabato 18,00 – 20,00 o su appuntamento

Info: info@officinadelleculture.org – 3492139838 Evento Facebook

Il Natale più pop della capitale

19 dicembre 2022 h 20.30

SPAZIO ROSSELLINI 

Via della Vasca Navale 58, Roma

Se puoi sognarlo, puoi farlo!

L’Officina delle Culture aps in collaborazione con l’associazione Rosa Shocking, Pindoc e ItaliAllegra tra Spinaceto, Tor de’ Cenci, Vitinia, Castel di Leva, Laurentino e Valco San Paolo anima questo grande territorio periferico di musica e danza fino al 20 dicembre con And suddenly I’m not so alone – e improvvisamente non sono così solo. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro   –   Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Il 19  dicembre And suddenly I’m not so alone propone IL CONCERTO DI NATALE PIU’ POP DELLA CAPITALE. Il progetto nasce da un’idea del M° Claudio Zitti, fondatore insieme alla cantante Ina Casalino dell’Associazione ItaliAllegra; noto musicista ha calcato i palchi di tutto il mondo come Pianista/Tastierista di numerosi artisti italiani, fra cui Laura Pausini, Ron, Biagio Antonacci, Sabrina Salerno, Patty Pravo, Mietta, Al Bano e Romina Power, Nicola di Bari e  molti altri. Da qualche anno Claudio Zitti è tornato ad insegnare nella scuola pubblica e ha voluto mettere al servizio dei ragazzi la sua esperienza in campo musicale dando vita al Concerto di Natale più pop della capitale. Per realizzare tale progetto ha chiamato i suoi “amici musicisti”, compagni di tanti concerti e tourneé.

Lo spettacolo prevede uno “show musicale” di circa h. 2,00  nel quale verranno eseguite le canzoni più famose legate al Natale……. e non solo! 

Ospiti della serata insieme agli allievi e alle allieve musiciste di Claudio e Ina saranno Sabrina Marciano, protagonista femminile del Musical di successo Mamma Mia, Marco Boni che ha rappresentato l’Italia allo Junior Eurovision Song Contest 2018, Ernesto Schinella ex bambino prodigio, ha esordito nel programma “Ti lascio una canzone” condotta da Antonella Clerici, la giovane artista Sarah Jane Olog, il giovane cantautore Joao Ratini, Nicolò D’Angelo il crooner romano, leader della grande Orchestra The Unforgetable, che parallelamente porta avanti un progetto importante di Musicoterapia a sostegno dei bambini autistici, Guido Trotto attivo nel panorama del pianobar romano, l’attrice di teatro Giorgia Palmucci, l’attore – cabarettista Gianfranco Phino.

Tutti saranno accompagnati dalla Christmas WonderBand diretta dal M° Claudio Zitti così formata: alla chitarra Stefano Antonelli, alla batteria Salvatore Leggieri, al basso Francesco Puglisi, al sassofono Alessandro Tomei, al pianoforte Morgan Zitti…e come ogni anno, non mancheranno le sorprese.

SPAZIO ROSSELLINI Via della vasca Navale, 58
Biglietti 15,00 € ridotti 10 € Prevendita su Dice.fm
Info officinadelleculture.org info@officinadelleculture.org

La MeJO Orchestra allo Spazio Rossellini

LA MEJO ORCHESTRA. METROPOLITAN JAZZ ORCHESTRA

DIRETTORE: Antonello Sorrentino

OSPITE: Francesco Lento

ARRANGIATORI

Francesco Spinazza, Marco Battigelli, Leonardo Pruneti, Gerardo Pepe, Emanuele Guarnieri, Antonello Sorrentino, Vittorio Solimene, Giacomo Serino

TROMBE

Matteo Costanzi, Iacopo Teolis, Tiziano Ruggeri, Giacomo Serino

   SASSOFONI

Simone Alessandrini, Gabriel Marciano, Federico Pascucci, Filippo Bianchini, Federico D’Angelo

TROMBONI

Edward Arosemena, Andrea Serino, Andrea Angeloni, Stefano Coccia

Vittorio Solimene – Piano

Giulio Scianatico – Contrabbasso

Valerio Vantaggio – Batteria

L’Officina delle Culture aps in collaborazione con l’associazione Rosa Shocking, Pindoc e ItaliAllegra tra Spinaceto, Tor de’ Cenci, Vitinia, Castel di Leva, Laurentino e Valco San Paolo anima questo grande territorio periferico di musica e danza fino al 20 dicembre con And suddenly I’m not so alone – e improvvisamente non sono così solo. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro   –   Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Il 20 dicembre And suddenly I’m not so alone propone la MeJO Metropolitan Jazz Orchestra in concerto, un ensemble di musicisti e arrangiatori giovanissimi e molto talentuosi che ospitano in questo concerto Francesco Lento che suona Cedar Walton

La MeJO (Metropolitan Jazz Orchestra), nata da un’idea di Giacomo Serino e Iacopo Teolis, è una big band di sedici elementi composta da alcuni dei migliori solisti Jazz attivi nel panorama musicale romano e nazionale. La caratteristica della MeJO è la collaborazione con ospiti e direttori differenti all’incirca ogni quadrimestre, aggiornando il proprio repertorio e arricchendo così la propria esperienza e identità musicale.

Un’orchestra ‘dal basso’, dunque, che ha come ulteriore linea guida quella di commissionare gli arrangiamenti ai giovani compositori e arrangiatori italiani, così da potere suonare le loro opere altrimenti silenti.  In un solo anno di attività le collaborazioni sono state con Antonello Sorrentino, disco in uscita nel 2023, Giovanni Amato, concerto al RomArt Factory, con Peppe Servillo, Costanza Alegiani, Marco Tiso e Gianluigi Giannatempo alla Casa Del Jazz.

SPAZIO ROSSELLINI
Via della vasca Navale, 58
Biglietti 15,00 € ridotti 10 € Prevendita su Dice.fm
Info officinadelleculture.org 

info@officinadelleculture.org

Ans suddenly I’m not so alone – Spazio Rossellini

Contro l’individualismo e la solitudine And suddenly I’m not so alone – e improvvisamente non sono così solo – propone di coltivare le relazioni di una comunità, offre l’importante opportunità di animare diverse periferie confinanti dove lo spettacolo dal vivo ha difficoltà ad entrare come strumento aggregativo per mancanza di spazi e offerta culturale.

L’Officina delle Culture aps in collaborazione con l’associazione Rosa Shocking, Pindoc e ItaliAllegra tra Spinaceto, Tor de’ Cenci, Vitinia, Castel di Leva, Laurentino e Valco San Paolo anima questo grande territorio periferico di musica e danza fino al 21 dicembre. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro   –   Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Dal 25 al 27 novembre allo Spazio Rossellini proposti 2 concerti e 2 spettacoli di danza contemporanea.

Venerdì 25 novembre, ore 21.00 nella giornata dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, sul palco del Rossellini per Donne in jazz sarà una serata dedicata interamente alle più belle canzoni d’amore di jazz americano e italiano cantate da donne per le donne. Brani come Sophisticated Lady, The man I love, Love, Summertime, The Girl from Ipanema, 4 Marzo e molte altre. Ci saranno letture di donne per le donne, testimonianza di violenza subita e dalla quale ci si è rialzati, le canzoni di lotta per la pace di Miriam Makeba e le poesia di Wislawa Szimborska lette da Sabrina Knaflitz. Le musiciste rispondono in musica alla voglia di pace e di musica di qualità e non violenta.

Partecipano Nicky Nicolai, Tasha Rodrigues, Lucia Filaci, Elisabetta Serio, Fabiana Rosciglione, Giulia Salsone, Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Luigi Del Prete e con la partecipazione straordinaria di Stefano Di Battista.

Ingresso 15 € Prevendita su Dice

Sabato 26 novembre, ore 22.oo Rome in calling riunisce in un nuovo progetto elettronico, Martux_m produttore e performer elettronico, Dj Baro produttore, disc jockey, beatmaker, e P41 producer e performer elettronico, tre riferimenti del movimento underground capitolino. I tre artisti daranno vita ad una serata molteplice e policroma del linguaggio musicale elettronico. Una ripartenza dell’intrattenimento sociale che sceglie un linguaggio musicale universale che vada oltre le superficiali distinzioni di genere.

La matrice contemporanea attraversa il funk, la computer music e i ritmi serrati ed ipnotici della techno nordeuropea trovando un minimo comune denominatore nel beat o nel bit come unità in grado di esprimere un ritmo o un’informazione digitalizzata.

Rome is calling attraverso le performance di questi tre artisti rappresentativi della scena romana, offre con i loro differenti stili, un messaggio musicale articolato del sound elettrocapitolino, che si apre verso “grafie” elettroniche, dove immagini e suoni delineano un quadro completo dello stato attuale dell’arte elettronica internazionale.

I tre artisti attraverso le loro performance commissionate appositamente per la serata di Rome is Calling, garantiranno un programma di ascolto esclusivo, al quale non si può mancare, o meglio dire: al quale non si può non rispondere.

Ingresso 15 € Prevendita su Dice

Domenica 27 novembre in programma due spettacoli di danza contemporanea: “Broke the ice and saw the eclipse”, di Giovanna Velardi ore 18.00 e Canto Pop di e con Fabio Ciccalè.

BROKE THE ICE AND SAW THE ECLIPSE

𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗽𝘁 G𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗮 V𝗲𝗹𝗮𝗿𝗱𝗶

coreografia Giovanna Velardi

interpreti Giovanna Velardi e Federico Brugnone costumi Dora Argento

coordinamento progetto drammaturgia Roberta Nicolai consulenza registica Luciano Colavero

consulenza drammaturgica Andrea Milano, Matteo Finamore organizzazione Danila Blasi

comunicazione Benedetta Boggio una produzione PinDoc

con il sostegno di MiC e Regione Siciliana

con la collaborazione di Triangolo Scaleno/Festival Teatri di Vetro, Rosa Shocking/Festival Tendance, Armunia/Festival Inequilibrio, Spazio Franco

Matteo Finamore e Andrea Milano sono stati selezionati per il presente progetto tra i partecipanti a “Esercizi di Regia 2019”.

si ringrazia La Vicaria, casa della compagnia Sud Costa Occidentale

Un lui e una lei. Una lotta. Inizio o fine di una crisi? Turbolenza di un inizio d’amore o ultimi colpi di una fine? La luna accompagna l’attesa di lei, lui spolvera la memoria, ripensando in maniera ossessiva a che cosa ha portato alla crisi. Ragliante lei, eclissato lui, che insiste nella sua mascherata. Si fa buio spesso, è crisi. L’incontro tra un uomo e una donna, che come due corpi celesti gravitano l’uno nell’orbita dell’altro, fino a scontrarsi per generare la più grande esplosione di luce, l’apocalisse. Il racconto di un cambio di stato, di come l’incontro può trasformarsi in scontro, di come il ghiaccio può diventare acqua o vapore e tornare ghiaccio. Rompere il ghiaccio, far sì che mai più si ricomponga non è una cosa semplice da realizzare. Come cambiare il punto di vista? Come arrivare a un vis-à-vis senza occhiali?

CANTO POP

di e con Fabio Ciccalè

luci Danila Blasi

consulenza musicale e montaggio Dixie Ramone, Wolfman Bob una produzione PinDoc

con il contributo di MiC e Regione Siciliana con il sostegno di San Lo’- Roma

grazie a Roberta Nicolai

tappeto sonoro per solo danzato

Quale canzone ha segnato la tua infanzia? Quale canzone ha segnato la tua adolescenza? Quale canzone associ al tuo primo amore?

Quale canzone consideri un capolavoro assoluto? Quale canzone non vorresti mai riascoltare?

Quale canzone canti spesso sotto la doccia?

Canto Pop parte da queste semplici domande per arrivare ad una composizione uditiva e visiva che si colloca tra teatrodanza e avanspettacolo. La pièce è costruita su un tappeto sonoro di musiche e parole che hanno segnato la storia della canzone sul quale il protagonista propone un carosello di danze ironiche, grottesche, sensuali, romantiche, didascaliche, accomunate dalla voglia di provocare stupore e epifania.

Il progetto abita la periferia da Spinaceto (Casa9) a Vitinia (Vitinia Sporting Club), da Tor de’ Cenci (Centro Anziani Aldo Serafinelli) a Castel di Leva (La Nuova Arca), dal Laurentino (Atlantico Live e Biblioteca Laurentina) e Valco San Paolo (Spazio Rossellini).

SPAZIO ROSSELLINI

Via della vasca Navale, 58

Biglietti jazz ed elettronica 15,00 €

Danza contemporanea 10,00 € a spettacolo, 15,00 per entrambi

Prevendita su Dice.fm

Info www,officinadelleculture.org

info@officinadelleculture.org

Euridice non può tornare

al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia sabato 3 settembre

Officina delle culture in collaborazione con Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

presenta

Euridice non può tornare

ispirato al testo Euridice non può tornare. poema coreografico della dimenticanza di Marcello Sambati

voce e testo Marcello Sambati

sonorità Claudio Moneta, Marcello Sambati

danza Alessandra Cristiani

 “ .: non svegliarmi, ti prego,

non svegliarmi

L’Officina delle Culture, che ha risposto ad un bando pubblico del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, propone qui nei meravigliosi giardini “Euridice non può tornare” ispirato al testo Euridice non può tornare. poema coreografico della dimenticanza di Marcello Sambati. Voce e testo Marcello Sambati, sonorità Claudio Moneta e Marcello Sambati, danza Alessandra Cristiani.

L’evento è compreso nel biglietto di ingresso del Museo al costo di 3 €.

Questa figura mitologica ci incanta, ci sospende, ci incatena alla voce secolare che la vuole donna non più raggiungibile, bene supremo di cui si perde il contatto e la vista, nell’oscurità di ogni luogo e di ogni tempo, reali e immaginari. Ci trattiene sulla soglia, sulla percezione minima, sottile di quell’unico passo irriducibile e definitivo…. in uno stordimento che solo l’esperienza fisica del limite o lo struggimento per una sensazione possono provocare nell’animo umano. Nel linguaggio acre e intimo delle grandi leggende si ritorna alle radici vive dei bisogni e misteri primari. La poesia con i suoi versi è l’unica arma in grado di rendere docile una materia così tagliente, di avvicinarsi dolcemente alle fragilità umane e divine.

qualcuno,

nessuno, è stato qui

ricordo,

sorgente.”

“Al di qua della soglia che lo sguardo non può oltrepassare, col cuore nell’ombra, il poeta ascolta l’inudibile. La sua parola dice la vanità di ciò che chiamiamo Essere, la cui natura è effimera come un soffio di vento. Egli è consapevole che la parola poetica non può salvare nulla, ma il suo fallimento darà conto dell’impossibilità del ritorno. Dalle regioni dello smarrimento, dall’abisso, Euridice non può tornare. È la vita che non può tornare.

La figura di Euridice ha ispirato questi frammenti sulla fragilità del corpo umano (il minuto e fragile corpo umano, Benjamin): il suo essere tutto e poi niente, una vita e una morte, presenza e poi per sempre assenza. Queste parole rarefatte costituiscono le tracce che richiamano dalla dimenticanza e dall’oblio affetti, gesti ed eventi di una figura femminile scomparsa. La danza e il teatro sono gli spazi dell’anima che rendono possibile non il ritorno di ciò che non esiste più, ma l’apparizione del sembiante e il ricordo di tutte le perdite, di tutte le assenze.”

 “un’ala

Senza mistero”

L’Officina delle Culture APS associazione che promuove la diffusione delle arti come insieme di culture in movimento, in confronto, in continuo scambio e reciproco arricchimento, che vuole valorizzare la migrazione di idee, valori, esperienze e sostenere una nuova solidarietà tra gli esseri umani, inaugura con questo evento un settembre ricco di iniziative in cui presenterà la rassegna Officina estate al Centro Culturale Elsa Morante dall’11 e l’Errichetta Festival al Monk dal 30 fino al 2 ottobre.

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Piazzale di Villa Giulia, 9 Roma

SABATO 3 SETTEMBRE ORE 20.30

L’evento è compreso nel biglietto di ingresso

del Museo al costo di 3 €.

Prenotazioni info@officinadelleculture.org

www.officinadelleculture.org

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